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La "casta" cala la maschera

Da un Tg della sera vengo a sapere che i nostri parlamentari, come un sol uomo, si sono opposti a tagliarsi i loro stipendi e privilegi. Finalmente! Sì, finalmente! Era ora che mostrassero la loro vera faccia. E facessero capire ai cittadini che se sono in Parlamento è solo per riempirsi le tasche di soldi! Dopo aver messo le mani nelle nostre tasche. Del bene e del futuro del Paese non gliene importa un bel niente. Ci sta bene, a noi “pecoroni”, che non ci siamo ribellati di fronte a tante “porcate”, limitandoci solo a blande dimostrazioni. Se fossero ancora vivi i giovani che nel ’43-44 si sono dati alla macchia e hanno organizzato la Resistenza, le cose andrebbero meglio. La “casta” ci ha portati sull’orlo del fallimento. Sarebbe giusto che pagassero per la loro irresponsabilità. “Chi rompe paga”, non fa pagare gli altri. Cari giovani, svegliatevi! È in gioco il vostro futuro. Un brutto giorno sarete alla fame.


“Catullo”, ex partigiano

Quanta fatica da parte della “casta” a rivedere privilegi e compensi spropositati! Il buon senso, quello di un buon padre di famiglia in un momento di difficoltà, non fa breccia nella loro mente. Non capiscono che, per primi, devono dare il buon esempio. Altrimenti, non sono credibili nel chiedere sacrifici agli altri. La loro insensibilità è direttamente proporzionale al calo di consensi che hanno nella società. L’unico loro riferimento è il Palazzo. Non conoscono più il mondo esterno, che li punirà.

Pubblicato il 28 maggio 2012 - Commenti (9)

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Postato da Libero Leo il 01/06/2012 19:46

Catullo ha scritto: “Cari giovani, svegliatevi! È in gioco il vostro futuro.”. Ha perfettamente ragione! E’ ora di svegliarci tutti e non credere supinamente a ciò che ci dicono i media. Bisogna rendersi conto che ormai siamo dominati da una cultura che impone il primato della politica sulla religione, sull’etica, sulla verità, su tutto. Moltissimi giornalisti non hanno lo scopo di informare comunicando la verità. Molti non ne hanno il coraggio, si adeguano alla cultura dominante, non riescono ad essere “politicamente equidistanti” e si allineano a qualcuno che normalmente agisce nell’ombra, controlla molti giornali importanti ed indica chi colpire con la disinformazione ed a volte con falsità. In questi giorni sembra che costui abbia dato il via ad una nuova campagna di denigrazione e di disinformazione contro la Chiesa ed il Papa, dopo aver contribuito non poco alla caduta del precedente governo. Ha ragione Catullo. Dobbiamo proprio svegliarci, soprattutto non limitandoci a leggere un solo giornale, ma leggendone molti e di diverse tendenze. Solo così ci potremo rendere conto di chi si autocensura, di chi disinforma e di chi usa due pesi e due misure, a seconda delle sue convenienze politiche e/o delle “parrocchie ideologiche” a cui appartiene

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 01/06/2012 16:58

Scusandomi per l'invadenza,certamente fastidiosa, ma forse non inopportuna. Quando interveniamo proviamo a far parlare le cifre. Ho appena terminato di leggere il giornale (La Stampa,pag.17 del 1 giugno). “Caso Lusi “ ( ma la persona e l'ex partito in ballo potrebbero anche aver altro nome;no?). *** "I magistrati calcolano che, nell'arco di quattro anni,la Margherita ha incassato 88 milioni dallo stato . Di questi, ne risultano in cassa appena 15. E finora è stato dimostrato che Lusi ha intascato 23 milioni di euro del suo ex partito nelle forme più impensate". (citaz.testuale). LEGGIAMO BENE? "Quattro" anni.... "ottantotto" milioni ( certo: di euro). Ora anch'io andrò all'inferno: essendo soldi pubblici ( quelli del finanziamento , appunto, pubblico dei partiti ) una parte erano anche i miei , versati sotto forma di tasse. Anch'io sono "corresponsabile" ... ho dato parte del mio stipendio a questi farabutti.... LA PREGO, Don Antonio: mi dia l'assoluzione. Poi in confessionale LE dirò: che proprio quattro anni fa ho smesso di votare, e non voterò più ( avevo quasi un presentimento: non volevo sporcarmi la mano che traccia la crocetta sulla scheda e divenire corresponsabile, come lo sono stato negli anni precedenti, andando a votare, da cui quegli "ottantotto " milioni ) . OGGI VOTARE (e risparmiatevi le vostre prediche da quattro, sì "quattro" ,soldi ) versus chi è sempre stato onesto, ed io lo sono sempre stato : NON E' FORSE un caso di coscienza ? … per chi ha ancora una coscienza, la scolastica sinderesi. ( POST SCRIPTUM: non ho mai votato per quel partito, ma per chi, secondo la logica dei nostri disonesti in oggetto di oggi, era sempre perdente. Da giovane non ho mai più dimenticato l’on. Franco Verga che si suicidò ( o fu suicidato?), nella fontana davanti alla Basilica di Sant’Antonio a Milano, a seguito di quello scandalo dei soldi sottratti alla loro destinazione,cioè di aiuto agli emigranti. ALTRI TEMPI: questo sì ).

Postato da degrel0 il 01/06/2012 12:05

Egregio partigiano Catullo,la maggior parte di quei giovani che negli anni 43-45 si diedero alla macchia dal 1946 in poi sono entrati a far parte della casta senza farsi troppi problemi.Questa è la Storia!

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 01/06/2012 11:02

Uno di COSTORO ( anche se siede in altra AULA, ma sempre della stessa "natura" trattasi) non aveva fatto voto di povertà? E quanti pecoroni ( non la pecorella smarrita) l'avevano portato in trionfo ... ed ora sappiamo delle sue vacanze alla spartana. MA uomini di chiesa , che poi andranno ai meeting, parleranno di CL e di bla bla bla, davanti ad altri di analoga provenienza, HANNO ALZATO E FATTO SENTIRE LA LORO VOCE sul caso? "Qualcuno" parla solo se deve istruire sulla contestualizzazione della bestemmia, o su situazione "ante" di fronte alla "pretesa" di ricevere l'ostia consacrata da parte di chi faceva il catechismo, stile bourlesque, alle giovani fanciulle?

Postato da Giuliana Danieli Giudici il 31/05/2012 14:56

Realmente, ormai il consenso nei nostri politici, partiti politici e autorità varie, sta calando a zero. Lo "zero in condotta" che si meritano! Semplicemente una vergogna che non riusciamo a liberarci di tante scorie della società che purtroppo hanno il Potere in mano. Evidente che non parlo di tutti, ma anche i " non uguali a tutti" sono colpevoli. Chi cala consente!

Postato da Libero Leo il 31/05/2012 12:16

Oggi è di moda criticare un po’ tutti; in particolare quelli più in alto, che dovrebbero dare il buon esempio, cominciando dal capo dello stato che vive in una “reggia” molto più costosa di quella della regina d’Inghilterra. E’ naturale concentrarci sul presente, soprattutto perché viviamo un periodo di crisi. Però, per valutare adeguatamente il presente è bene anche volgere lo sguardo al passato perchè la crisi attuale ha le sue radici nel passato (anni 70-80), quando è iniziata la voragine del debito pubblico. Ed il pensiero va alla madre di tutti gli scandali economico-sociali. Mi riferisco alle pensioni baby, con le quali i politici, in pratica, dissero a milioni di cittadini: “vi concediamo un vitalizio se non lavorate”. In quale altro stato si è verificato mai un scandalo del genere? E come mai i giornalisti non lo denunciarono ed ancora oggi non lo denunciano? Sembra che ne siano complici. Conclusioni: 1) E’ giusto criticare i politici attuali; ma, per una valutazione ponderata, è bene tenere presente che quelli del passato (alcuni hanno ancora un grandissimo potere) erano molto peggiori, e che i media sembrano loro complici nella misura in cui non ne ricordano e non ne criticano apertamente gli sprechi colossali, di cui ancora oggi subiamo le conseguenze. 2) Se proprio si vuole criticare, sarebbe bene concentrare le critiche verso quei politici del passato che ancora hanno potere e che hanno contribuito a creare ed alimentare gli sprechi colossali. 3) Non dobbiamo abbandonarci ad una critica distruttiva, che nasce forse dalla diffusa cultura del pretendere diritti senza pensare ai doveri. Dobbiamo stare attenti perchè a volte si ha l'impressione che queste continue critiche verso i politici ed il potere in genere (penso anche alla campagna scatenata contro la Chiesa ed il Papa) vi sia qualcuno che opera nell'ombra per preparare il terreno alla sua ascesa al potere in qualunque modo possibile. Ed alimentare le critiche che diffonde significa fare il suo gioco.

Postato da DOR1955 il 30/05/2012 16:06

Reverendo don Antonio, condivido la sua risposta anche se, come altre volte espressomi, la trovo “troppo morbida”; nel contempo capisco la necessità della sua prudenza e pertanto, come in passato, mi sia concesso di non essere assolutamente “morbido”, nel rispetto delle leggi vigenti, verso quel mondo politico citato da “Catullo”, ex partigiano. Indipendentemente dalla legge o decreto (non ho approfondito) citata da “Catullo”, penso non fosse necessaria questa ulteriore dimostrazione di insipienza da parte dei nostri politicanti da strapazzo, tutti indistintamente, per far venire alla luce quanto è di loro interesse. Basti vedere quali sono gli argomenti in discussione, giorno per giorno, sia al Senato che alla Camera (uso il maiuscolo S… e C…. per il rispetto alle Istituzione ma, visti i personaggi che ne fanno parte, dovrei usare un qualcosa minore del minuscolo che purtroppo non esiste) e quali invece siano i veri problemi del Paese che dovrebbero essere affrontati e risolti. In questo Paese stiamo vivendo una situazione a livello Istituzionale perlomeno surreale; un governo non governo (in quanto non eletto dal Popolo sovrano come indica la Carta Costituzionale) e un parlamento (minuscolo), costituito da politicanti ivi pascolanti, incapace di proporre riforme necessarie, ma soprattutto urgenti, pena un progressivo e inesorabile cammino verso il baratro. Baratro che non è, come si pensa e teme, solo economico, ma anche e forse soprattutto morale e sociale. Negli ultimi trent’anni si è assistito a un progressivo allontanamento della classe politico-dirigente di questo Paese dai reali bisogni delle persone, intese quelle oneste che sono la maggioranza degli italiani, attuata attraverso legislazioni aventi come obiettivo il breve, se non il brevissimo periodo, e, ancor peggio, con leggi ad-personam-azienda-gruppo-cerchio che ci stanno ingoiando in un vortice distruttivo, economicamente e socialmente, similare a quello provocato da un tornado F5. E non si sta comportando diversamente l’attuale esecutivo che, con la scusante del “ce lo chiede l’Europa”, legifera, con la connivenza (o debaggine?) dei politicanti che saltuariamente frequentano il Parlamento, decreti e provvedimenti il cui orizzonte è domani, o al massimo una settimana. Riforme (quali?) che, almeno ad oggi, contrariamente a quanto pensa, ad esempio, nella sua “testolina da saputella” la ministrella “fornero”, non stanno portando un solo nuovo posto di lavoro; anzi, per chi sa informarsi e leggere i dati reali e non quelli propinateci dai “cantastorie” di turno, stanno causando perdita giornaliera di decine o centinaia di posti lavoro in tutta Italia e nella maggior parte dei settori (mancava anche il terremoto per completare tale “massacro”, oltre che tragico per la perdita di vite umane). Il brutto è, riprendendo il discorso sui politicanti che ottusamente ci siamo scelti (veramente si sono scelti da soli, grazie alla legge “porcellum” di cui qualcuno dovrebbe minimo vergognarsi), che non sembra profilarsi a breve una riforma in grado di poter ridare sovranità al Popolo. Il rischio concreto è che si vada alla prossime elezioni politiche, oltre che con la legge vigente, soprattutto con le stesse cariatidi politiche che, auto proclamandosi il nuovo che avanza (quando qualcosa avanza o è innovativo, ma in questo caso non lo è di certo, oppure “puzza” molto) potremo ritrovarci ancora a scaldare gli scranni parlamentari (8-10 ore a settimana?) con l’obiettivo citato da “Catullo”, di riempirsi le tasche personalmente e dei tanti “cerchi magici” di cui sono circondati, di denaro pubblico. Dire che è indecente è quantomeno benevolo e quasi quasi , condivido il “Catullo”-pensiero quando si riferisce a quanti hanno fatto la Resistenza. Persone che hanno sofferto e sono morti per ridare dignità e prosperità a questo Paese dopo un periodo “nero” (in tutti i sensi), e che altre persone, che non vorrei definire tali, appunto da trent’anni a questa parte stanno, per cupidigia, facendo precipitare nel baratro. Spero vivamente, come dice don Antonio, che questi politicanti, non conoscendo più il mondo esterno, vengano elettoralmente puniti (anche se per molti sarebbero più eque le patrie galere) ma, come sopra accennato, ho forti timori che ciò accada in quanto non credo assolutamente che faranno leggi o regolamenti auto-punitivi. Quale allora la speranza? Da Cristiano confido che il Signore, come si dice, “veda e provveda”; da persona comune spero che succeda un qualcosa di talmente sconvolgente (non in termini di disastri naturali o guerre civili) da far si che, volenti o nolenti, si dimettano volontariamente e vadano pure a godersi i soldi rubati in qualche posto ameno, però lontano da questo Paese (ma anche questa soluzione dipende dallo Spirito Santo)!

Postato da Andrea Annibale il 30/05/2012 14:41

Perché in Italia non scoppia una rivoluzione o non inizia una nuova Resistenza? Perché i politici in 50 anni circa sono stati abilissimi nel finanziare abbondantemente le clientele che, tradotto, significa decine di milioni di evasori, pubblici dipendenti, imprenditori e operatori economici e sociali di ogni tipo e bandiera. Il tutto, con le tasse e con il debito pubblico. Strano che in tutti questi anni nessuno abbia protestato per l’aumentare spropositato di quest’ultimo (il debito), mentre si foraggiavano i clienti di ogni colore. Gli italiani al 60% (non dico di più) meritano i politici che hanno. Grazie a loro si sono fatti la casa in proprietà, hanno sistemato figli e nipoti. Ma adesso il giocattolo si è rotto. Colpa della crisi, si dice, economica e globale. Colpa di un modello di crescita e di vita che è andato in crisi e che ora va ripensato, senza riesumare esperienze del passato, come la Resistenza, che, a mio avviso, appartengono ormai alla Storia. Ciao. Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

Postato da Franco Salis il 30/05/2012 14:22

Ma esagerati, un po’ di comprensione suvvia hanno i mesi contati, saranno spazzati via e volete che si riducano gli stipendi? Qualcuno poi ci ritenterà e le campagne elettorali hanno costi elevati . E meno male che ai ristoranti e vacanze e yacht ci pensano gli imprenditori e so no come farebbero? Poverini. Mai che abbia visto un politico pagare una cena! Coraggio Catullo, io confido in un cambiamento radicale. All’anno venturo avremo una nuova classe politica dirigente! Ma in questo momento un dubbio mi assale: ma non sarà che l’appetito vien mangiando? Ahia ahia ahi. Ciao

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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