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Mamma felice, ma nuora triste

Innanzitutto, vorrei esprimerle la mia sincera gratitudine per Famiglia Cristiana. Ci aiuta tanto e ci propone sempre riflessioni che scuotono dal torpore dell’anima in cui siamo caduti. Siamo una nuova famiglia, nata a settembre 2010, con una bambina piccola che è una meraviglia, un vero dono di Dio. La nostra felicità è indescrivibile. Vengo al punto dolente: i miei suoceri. Non fanno altro che criticarmi. Io ho molto rispetto nei loro confronti, ma non mi hanno mai accettata. Mia suocera non sta nemmeno ad ascoltarmi. Quando è nata la bimba, se ne volevano quasi impossessare, quasi fossero loro i genitori e non i nonni. Non ho più voglia di andarli a trovare. E, poi, continuano a trattare il loro figlio, grande e sposato, come fosse una loro appendice. Lo comandano ancora a bacchetta, a discapito della nuova famiglia. Come devo comportarmi?

Mamma felice ma nuora triste

Questa lettera rafforza lo stereotipo della suocera impicciona, che non smette di fare la mamma protettiva al figlio già sposato e con un bambino. Ma il vero problema non è lei. È questo marito e padre davvero “assente”. Un bamboccione senza personalità. Non in grado di mettere al suo posto la propria mamma, con il rispetto e l’affetto necessario. E di rompere, finalmente, il cordone ombelicale che ancora lo lega alla famiglia d’origine. Le persone cui deve, innanzitutto, la sua disponibilità sono moglie e figlia. Solo se la nuova famiglia è al centro d’ogni interesse e attenzione, si possono stabilire rapporti corretti con tutti. A cominciare dai suoceri e dai nonni.

Pubblicato il 05 settembre 2012 - Commenti (2)

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Postato da giogo il 06/09/2012 16:46

Un consiglio semplice e spero di effetto, faccia leggere al maritino mammone la lettera scritta a don Sciortino e la saggia risposta data dal direttore...auguri!!

Postato da mghiri il 05/09/2012 18:50

secondo me chi sposa un bamboccione commette due errori: il primo che ha scelto un bamboccione, il secondo che ha sposato un bamboccione con dei genitori sbagliati che hanno allevato un bamboccione. Caspita, sarà 50 anni che è nato il femminismo ed ancora ci sono ragazze che si innamorano di un bamboccione comandato da suoceri, permettetemi, stron.zi. Non c'è niente da fare, i suoceri rimarranno stron.zi, il figlio rimarrà bamboccione, e ci sarà l'ennesima mamma mazziata da questo tipo di gente. Un uomo, o una donna, difficilmente cambiano, soprattutto se sono in vita i rispettivi genitori, cioè le due persone che hanno creato, con la loro cultura, questo tipo di progenie. Se uno è nato in una famiglia comunista, passatemi il paragone, avrà inevitabilmente idee di sinistra. Difficilmente sposerà il liberismo, e viceversa. Se uno è nato islamico, cosa vuoi cambiarlo, fino a che dovrà anche rendere conto ai suoi cari che lo circondano, come potrà sentirsi libero o raggiungere la forza di cambiare? niente è impossibile, ma i cambiamenti in alcuni casi, sono quasi miracoli.

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Don Sciortino risponde

Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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