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mag
Metodo Boffo e stile Celentano
Caro don Sciortino, mi permetto di
disturbarla perché mio papà è sempre
stato un suo affezionato lettore. Ora lo
è ancor di più. Anzi è diventato un suo
fan. Legge con passione i suoi articoli, li
sottolinea e ce li mostra con orgoglio. Ha
una grande ammirazione per la schiettezza
e il coraggio con cui dice come stanno
le cose. A tutti riporta le opinioni del
settimanale. Le fa una propaganda sfegatata.
E invita tutti a comprare Famiglia Cristiana.
Soprattutto per gli articoli di don Sciortino.
Non passa giorno che mio papà non parli
di lei. E quando ieri ha sentito l’attacco che il
Tg 5 ha fatto a Famiglia Cristiana c’è rimasto
molto male. Si è amareggiato. Ha detto:
«Si vede che qualcuno non vuole sentire le
verità di don Sciortino. Spero che il Direttore
non molli e non si lasci intimorire da tanta
ipocrisia».
Mi scusi per il disturbo. Ma volevo
ringraziarla, di cuore, per i suoi scritti. E per
tutto ciò che riesce a trasmettere a mio padre
e a tutti noi. Un’ultima nota di “colore”:
quando per problemi postali la rivista tarda
ad arrivare, mio padre non si dà pace.
Tempesta tutti di telefonate. E sono guai per
l’Ufficio postale. Ora, dopo che ha saputo
dalla sua segreteria che lei gli ha mandato
un “ricordino”, controlla a vista ogni piccolo
furgone che passa per strada. E non si
allontana di casa per paura che il corriere
non lo trovi e faccia un viaggio a vuoto.
Flavia - Cremona
La tua lettera, cara Flavia, mi commuove. E un po’ mi imbarazza. Avere lettori
come tuo papà è straordinario. Ti confesso, però, che sono tanti. E le loro manifestazioni
di affetto mi ripagano dell’amarezza per qualche attacco subìto. Come
quello del Tg 5: una vera rappresaglia per un nostro servizio su Mediaset. Pazienza
se nella foga della ritorsione si è manipolata la verità. L’importante era farci arrivare
l’avvertimento minaccioso a stare bene attenti alle critiche. Il “metodo Boffo”
impera. Affiancato, di recente, dallo “stile Celentano”. Il “re degli ignoranti” si
era pure spinto a chiedere la chiusura della stampa cattolica. Ma se certi attacchi
sono da mettere in conto, fa più male quando a colpire è il “fuoco amico”.
Pubblicato il 23 maggio 2012 - Commenti (1)