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feb

Quando il pregiudizio è duro a morire

Immagino che farete un articolo sui bambini rom bruciati nella loro baracca a Roma. Lo farete con tanto pietismo, gettando la colpa su chi avrebbe dovuto provvedere a dare loro casa, lavoro e istruzione. Come se la Chiesa non sapesse di queste situazioni. Quando mai un vescovo o il presidente Napolitano sono andati in un campo rom e hanno dato qualcosa di tasca loro per aiutarli? Le voglio raccontare quel che mi è capitato. Un giorno, suona il campanello di casa mia. Esco e vedo due ragazzi rom che chiedono l’elemosina. Do loro qualche moneta e mi fermo a parlare. Chiedo dove sono accampati, quanti anni hanno e se gli piacerebbe avere una casa. La loro risposta mi ha gelata: «Ci accampiamo dove possiamo e non vorremmo una fissa dimora. Noi siamo liberi come gli uccelli del cielo, voi invece siete prigionieri dietro grate e cancelli». Mi sono guardata attorno: era vero, la mia casa era come una prigione, con grate alle finestre. E sono “prigioniera” di bollette da pagare, leggi e leggine… Poi, però, ho pensato che la mia casa è una prigione anche perché ci sono tanti che rubano. Mi piacerebbe lasciare porte e finestre aperte, ma non posso!
M. Carla


Il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, visita un campo rom.
Il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, visita un campo rom.

Il pregiudizio è duro amorire. E, qualche volta, si manifesta in forme volgari e spregevoli. Come a Milano, dove qualcuno ha detto che è più facile educare un cane che un rom. L’esperienza delle mamme e maestre di Rubattino, di cui pubblichiamo una lettera nell’Angolo della speranza, ci dice che un altro approccio è possibile. Anzi, doveroso. Ed è la via della dignità e dell’integrazione. Sempre possibile, anche se non facile. Non è vero che i rom non amano avere una casa, e che preferiscano stare al freddo o sotto la pioggia. Proviamo a dargli un tetto! Quanto ai furti, le racconto un piccolo episodio. Una famiglia rom s’era inserita così bene come portieri d’uno stabile, che le famiglie lasciavano loro le chiavi, e gli raccomandavano: «Fate attenzione, perché ci sono zingari in giro». E non sapevano che le persone cui avevano affidato la loro casa erano rom! Quanto ai suoi giudizi sulla Chiesa, sarei più prudente.

Pubblicato il 17 febbraio 2011 - Commenti (11)

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Postato da GiulioS. il 27/02/2011 18:11

per don Sciortino. Volevo fare una breve riflessione su un servizio mandato in onda sul tg1 lo scorso 23 febbraio. Il servizio del tg1 mostrava la creazione stilistica di un sarto di Napoli del "vestito da carnevale di Misseri" lo zio che ha ucciso la piccola Sara, con tanto di corda! Quel servizio è antecedente al ritrovamento del corpo della piccola Yara, per la cui morte oggi tutti si dichiarano a parole indignati. Dico a parole indignati perchè potrebbe accadere tra qualche giorno che la stessa Yara "divenga qualcosa da vedere": il luogo dove è stata ritrovata, la palestra ecc. e magari con un servizio del maggiore canale di cronaca televisa nazionale (il tg1 appunto) che ha trattato e continua a trattare in modo scherzoso la morte dell'altra ragazza Sara, diventata senza nome, lei infatti è oramai, semplicemente "il caso di Avetrana". Si sa che qualcuno voleva, anche qui, organizzare gite (a pagamento) sui luoghi del delitto, addirittura una fiction da fare subito ecc. ecc. Ogni settimana la televisione si è "preoccupata" di "mostrare" sia su Rai1 che su Canale5, Rete4, ecc. i parenti, gli amici, la scuola e quant'altro solo per andare a ficcare il naso nel dolore e fare tutti mostra di indignazione e risentimento, falsati dalla presenza della telecamera sempre più un Grande Fratello che controlla tutta la nostra società. Ora, però rispetto al "vestito di carnevale di Misseri", mi sarei aspettato una sollevazione di popolo, delle mamme in particolare ( che cosa stanno diventando le mamme oggi??? ) ... nella zona di questo sarto geniale di Napoli... Invece: c'è la fila! Le mamme fanno la fila per acquistare il vestito dell'orco per il proprio bambino! E il sarto in questione? Naturalmente viene PERFINO, aggiungo io, INTERVISTATO! E cosa risponde al giornalista? Che è uno scherzo, che a carnevale si scherza, poi Misseri va di moda... Credo proprio che si stia incrinando qualcosa, che sia necessario parlare di questi argomenti di più. Oggi è necessario fare catechesi sulla cronaca di tutti i giorni, su quello che accade attorno a noi. Un caro saluto
Giulio S.

Postato da wing125 il 26/02/2011 09:52

aggiungo, ringraziando il sign.avanzi per la replica cortese , che se si cerca il bene, occorre in primo luogo stabilire un canone. ed il canone non e' quello che tutti gli uomini fanno il bene , ma che ci sono uomini buoni, e uomini cattivi. va da se che poi ci sono uomini buoni costretti a barcamenarsi, diciamo, e uomini cattivi costretti (costretti ) a comportarsi bene , a scanso delle sanzioni che la societa' pensa giuste. e ci sono leggi, morali e no, da rispettare . sappiamo bene tutti che non e' facile trattare il problema dei rom; ma, chiedo, quale deve essre il canone . quello che e' cieco alle violenze, alla schiavizzazione dei bambini cosi' antica nella tradizione, nella truffa e nell'accattonaggio violento, nel furto e nella grassazione perpetrate come consuetudine, o quello invece di distinguere fra uomo ed uomo, fra situazione e situazione. chi e' l'uomo giusto, quello che non vede , o quello che distingue, e che ha rispetto per i rom , ma anche per le proprie leggi ( ripeto, morali e non ) e pei propri cittadini. quello che appare e' che in base al pregiudizio di fede si fa passare la cecita' per bonta' . non e' cosi', anzi, essere ciechi e sordi e' malvagita', non fede . mi perdoni per la ruvidezza, non vuole essere una accusa a nessuno, ma solo un angolo visuale. saluti

Postato da Libero Leo il 26/02/2011 08:52

Per Dino Avanzi. Dato che scrive "continuo a non capire l'accostamento tra i rom e le ns vicende politiche", preciso che il problema che intendo trattare non è tanto quelli specifico dei rom o delle vicende politiche, ma la coerenza. Per coerenza, lo stesso comportamento tenuto a favore dei tanto criticati rom (cercare di evidenziarne gli aspetti positivi), dovrebbe essere riservato anche ad altri che sono altrettanto molto criticati. Perchè dovremmo applicare il doppiopesismo, cercando ed evidenziando le positività per i rom e non per altri che sono anch'essi molto criticati? E' una questione di coerenza, di correttezza; per usare una parola importante e tanto di moda, si potrebbe dire che è una questione di moralità. D'altra parte capisco coloro che, indotti da media politizzati, sono bloccati da pregiudizi duri a morire e non riescono a vedere il bene nè nei rom, nè in altri. In questo concordo pienamente con don Sciortino.

Postato da dino avanzi il 26/02/2011 05:57

Al Sig. Libero Leo e a wing125. Il problema dell' integrazione dei Rom non è né semplice né facile ed è difficile da affrontare, è inutile "perdersi" in falsi ottimismi; ma sicuramente non lo si affronta con le espulsioni o con gli sgomberi. Ci hanno insegnato, come cristiani, che la persone umana è al centro e i rom sono persone umane e come la penso l' ho scritto nel mio primo commento. Sinceramente continuo a non capire l'accostamento tra i rom e le ns vicende politiche ( berlusconi e la lega), almeno che non vi sia un disegno " a monte" per mettere in difficoltà don Sciortino e F.C. , "a prescindere" come direbbe Toto.

Postato da Libero Leo il 25/02/2011 23:46

Per Dino Avanzi. Ci sono persone che ragionano molto semplicisticamente e pregiudizialmente: vedono solo bianco o nero; da una parte tutto il bene e dall'altra tutto il male. A mio giudizio bisogna superare questa visione dicotomica della realtà, se si vuole arrivare alla verità. Bisogna cercare il bene anche dove apparentmenete c'è solo il male. Così, se molti criticano i rom, è bene, come fa don Sciortino, sottolineare anche gli aspetti positivi dei rom. Perchè non dovremmo fare altrettanto nei confronti di altri che, come i rom, vengono quasi sempre descritti negativamente? Perchè per i rom dobbiamo cercare e descrivere gli aspetti positivi e per gli altri no? Per i rom possiamo dire qualcosa di positivo; per gli altri assolutamente no? Dobbiamo praticare il doppiopesismo? Capisco che il doppiopesismo è molto di moda specialmente nei mass-media. Ma è giusto? E' eticamente corretto? E' il metodo corretto per giungere alla verità?

Postato da wing125 il 25/02/2011 22:54

caro sign . avanzi , non vedo dove stia la provocazione . ha forse detto il sign. leo che i rom sono geneticamente malvagi, nonostante da secoli facciano della grassazione e della violenza cultura popolare e modo di vivere? no, non mi pare . il signor leo dice solamente che ogni uomo, vissuto nel suo singolo, prima di essere giudicato va visto per come e' . e cio' vale da parte di ciascuno,rispetto a qualunque uomo. forse, caro signore,i leghisti non sono uomini ? sa quale e' il vero significato della parola razzista; immagino di si. razzismo e' dare un giudizio preventivo ed immodificabile, chiuso all'esperienza. si puo' essere razzisti dicendo sono tutti cattivi, quelli. ma si puo' essere spudoratamente razzisti anche sostenendo il contrario . caro sign. avanzi, lei, cosa ne pensa . crede davvero che la gente normale possa sopportare non la convivenza con le brave persone di ogni razza, ma con gli zingari ,ad esempio, solo perche' tali, che siano onesti o delinquenti di fatto? come sono tutti gli zingari ? e come si chiama la costrizione ad una comunita' a vivere con delinquenti dichiarati . perche' si e' visto anche questo, sa. sisi , si e' visto. ora puo' serenamente dire tutti i suoi pregiudizi.

Postato da Corrado.vada il 25/02/2011 21:41

Secondo me ,solo chi ha conosciuto il disagio può capire, lo stato d'animo degli altri. La propria agiatezza la viviamo come una vittoria nella nostra vita , e la sofferenza degli altri ci e' oscurata dal nostro egoismo . Ci basta una messa la domenica x pulirci l'anima. I valori sono calpestati,ma basterebbe leggere ogni giorno una pagina del vangelo, o sentire la parola di un parroco x ritrovare la strada ..... Ma abbiamo troppo da fare. Grazie don Sciortino

Postato da dino avanzi il 25/02/2011 18:07

Al Sig. Libero Leo. Sinceramente il Suo intervento mi sembra un inutile provocazione. Dov'e il nesso logico che " paragona" il problema dei Rom alle vicende del governo Berlusconi e dei Leghisti. Comunque don Sciortino fa bene a pubblicare interventi come il Suo; perché certi commenti qualificano chi li esprime.
Dino 51

Postato da Libero Leo il 24/02/2011 15:37

Ha proprio ragione don Sciortino: i pregiudizi sono duri a morire. Tutti i giorni ne abbiamo esempi non solo contro i rom, ma anche contro i leghisti, il governo e Berlusconi. Fa bene don Sciortino a raccontare un fatto molto positivo a favore dei rom. Altrettanto bene farebbe a raccontare qualcosa di positivo a favore della Lega, del governo e di Berlusconi. Chi non riesce a vedere e descrivere negli altri nulla di positivo probabilmente è accecato da pregiudizi duri a morire.

Postato da dino avanzi il 20/02/2011 17:15

Sicuramente bisogna fare di più; ma per l'integrazione dei Rom non bastano generiche dichiarazioni di buona volontà, occorrono operatori preparati, progetti educativi e risorse che vanno utilizzate per raggiungere le finalità indicate dal progetto educativo; altrimenti la pietà occasionale e il disinteresse possono essere le due facce della stessa medaglia

Postato da RT57 il 19/02/2011 10:54

E' questo dunque il grave male della gente e di molti cattolici : LA MANCANZA DELLA PIETA'. Evidentemente il benessere ha inaridito l'anima e le menti.

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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