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set
Quella moglie maltrattata dal marito
Le confesso la mia delusione per la sua
risposta alla lettera della signora
maltrattata dal marito (FC n. 50/2011).
Ho avuto l’impressione che non abbia dato
un grande aiuto morale a quella donna.
In fondo, lei consiglia la separazione. Una
scorciatoia in linea coi tempi. Lei cita anche
il cardinale Tettamanzi, ma il tono secco
non mi sembra lasci molti spiragli. Nessuna
possibilità di appello per il marito. Nessun
invito a un dialogo a distanza. Prima di
consigliare di sfasciare una coppia, varrebbe
la pena pensarci un po’ su. Glielo dico per la
mia esperienza di marito e padre, fatta anche
di ripicche e litigi. Ma non lascio mai che la
stanchezza abbia il sopravvento. Va suggerita
più spiritualità, per mitigare le vicendevoli
manchevolezze.
Giovanni F. - Verona
Quella coppia era già sfasciata. E tutto quello
che era possibile fare, era già stato fatto. Cioè, le
stesse cose che tu, caro Giovanni, consigli. Nessuna
scorciatoia, quindi, in linea con le mode del
tempo, che vedono tanti matrimoni sciogliersi
per un nonnulla. Senza alcun tentativo per salvarlo.
Torno a insistere su una seria preparazione
alle nozze. E al recupero del fidanzamento come
cammino di conoscenza e crescita, in vista di
una scelta decisiva nella vita. Per non ritrovarsi
sorpresi, dopo il rito, con una persona diversa.
L’amore, spesso, è istintivo. Un colpo di fulmine.
Ma un serio progetto di vita a due richiede anche
concretezza e piedi per terra. Non è un’avventura
da affrontare con superficialità e improvvisazione.
E vada come vada.
Pubblicato il 20 settembre 2012 - Commenti (5)