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lug
Se il "male" viene dall'interno della Chiesa
Certo, l’uccisione in Turchia di
monsignor Padovese ci interroga,
non vedo, però, perché dovrebbe
imbarazzarci. La testimonianza fino
al martirio è nel codice del cristianesimo.
È stato così, fin dall’inizio, con le prime
comunità e lo stesso è ai nostri giorni.
Quel che dovrebbe “imbarazzarci”
è quando la “persecuzione” e “il male”
vengono dall’interno della stessa Chiesa.
Come più volte ha ricordato Benedetto
XVI, in questi ultimi tempi, riferendosi
ai preti pedofili. Quando la Chiesa, che
è santa e peccatrice, pretende di «lavare
i panni sporchi in famiglia» (vedasi
anche le spregiudicate operazioni
immobiliari e finanziarie), e denuncia
l’odio anticristiano quando è coinvolta
negli scandali, viene meno alla sua
missione. Per essere fedele al Vangelo,
deve essere una casa trasparente,
che manifesta all’umanità il suo amore
per i fratelli. E se sbaglia, deve trovare
il coraggio di chiedere perdono,
senza nascondersi dietro a orgogliose
rivendicazioni dei suoi privilegi.
CarloR. - Siena
Benedetto XVI ha sempre avuto parole forti
nel condannare gli scandali all’interno della
Chiesa, a cominciare dalla pedofilia di preti e
vescovi. Ha definito “terrificante” che essa debba
soffrire non per persecuzioni esterne, ma
per i peccati abominevoli dei suoi membri. Ha
espresso questo concetto, con molta chiarezza,
anche in occasione del suo viaggio a Fatima,
nel maggio scorso. Rispondendo alle domande
dei giornalisti, ha detto esplicitamente:
«La più grande persecuzione non viene dai
nemici di fuori, ma nasce dal peccato che esiste
nella Chiesa». La quale deve imparare a fare
penitenza, perché «il perdono non sostituisce
la giustizia». Già in passato, nel 2005, nelle
meditazioni della Via Crucis del Venerdì
santo, aveva denunciato questa “sporcizia”.
«Il Signore ci ha detto che la Chiesa sarà per
sempre sofferente, in modi diversi fino alla fine
del mondo», ha ricordato il Papa, spiegando
il terzo segreto di Fatima. Ma ci consoli sapere
che Dio è più forte del male.
Pubblicato il 30 luglio 2010 - Commenti (0)