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set

Senza preti e parrocchie si blocca l'Italia

Ho apprezzato molto la risposta che ha dato, la settimana scorsa, alla signora Gaia, una “pecorella smarrita”. È un periodo in cui la Chiesa è attaccata su molti fronti, dall’Ici all’8 per mille. Ma il bene che fa è così invisibile? Eppure, le case d’accoglienza, le mense per i poveri, sono diffuse su tutto il territorio. Nella mia città ce ne sono tre, una gestita dalla Caritas, le altre due da suore. In una ha operato come volontario anche mio marito. Conosco stranieri che grazie alle suore sono riusciti a trovare un lavoro e a integrarsi. La Chiesa fa tanto per chi soffre, per gli emarginati, per gli ultimi. Dà da mangiare agli affamati, eppure si vuole cercare “il pelo nell’uovo”. In questi tempi, si sta impegnando per i profughi che arrivano a Lampedusa. Ma questa notizia non interessa i media nazionali, hanno altro cui pensare. È facile puntare il dito. Più difficile l’impegno personale. Propongo a Gaia di rimboccarsi le maniche, forse si sentirà meno smarrita.

Alma B. - Lodi

La Chiesa non è fatta solo di santi. Ci sono peccati e peccatori.Ma spararle addosso, come avviene periodicamente, prendendo a pretesto false notizie su presunti privilegi, ormai è stucchevole. Se non fosse ancora chiaro, lo ribadiamo: solo i luoghi di culto e le attività destinate ad attività sociali non pagano tasse. E questo vale anche per le altre confessioni che hanno intese con lo Stato. Voler tassare la solidarietà è aberrante. Se per un giorno si fermassero preti e parrocchie, si bloccherebbe l’Italia.

d.A.

Pubblicato il 07 settembre 2011 - Commenti (9)

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Postato da FrancescoC il 15/09/2011 08:37

Le tante parole contro la chiesa indicano che purtroppo Vi sono molte persone che esprimono giudizi superficiali sull'onda di una scontentezza che a volte li vede vittime e a volte carnefici. Ognuno prenda le sue responsabilità, chi non riesce a veder la chiesa come madre vada a confessarsi, chieda perdono e si converta ora senza perdere altro tempo, tutto il mondo cattolico invece deve chiedersi perchè la meraviglia del messaggio di Gesù non attiri nuovi preti...non sarà per caso da individuare qualche colpa anche nei seminari, nella modalità vecchia di presentare una vita donata al Signore, al quel velo di "vecchio" che si respira nelle cose di Chiesa?, nella mancanza di gioia dentro le curie stesse? nell'incapacità di essere evangelizzatori per primi noi tutti "Cristiani" preoccupati di tutto fuorchè di far vedere il nostro zelo e il nostro amore per il Signore? Vi saluto Fraternamente. Francesco

Postato da santrev il 12/09/2011 01:30

@Dino Avanzi - Perché, ti sembra che l'Italia di Lupi , Formigoni, Don Verzé, Giovanardi, Berlusconi e compagnia cantante sia l'espressione ideale? Che cosa hanno in comune costoro con la chiesa? Quasi, quasi preferisco i radicali almeno so da che parte stanno! Ah certo Giovanardi si batte come un leone per la famiglia..... Lo abbiamo visto proprto in questi giorni. Grazie a Dio, la chiesa, quella vera, vive anche se lontano dai clamori. I preti, beh, molti di loro li chiamerei contabili, perché a questo molti sono stati ridotti!

Postato da folgore il 11/09/2011 19:38

Lei dice che "Voler tassare la solidarietà è aberrante. Se per un giorno si fermassero preti e parrocchie, si bloccherebbe l’Italia.". Io pensavo che la Chiesa avesse altri compiti, essenzialmente, e che la sua mancanza avesse altri effetti. Forse mi sbagliavo....mah....forse ha solo scopi filantropici.

Postato da saravera il 11/09/2011 00:21

volevo solo far notare che se anche in buon fede e con lo scopo di rispiarmare anche le parrocchie evadono nella loro gestione quotidiana e nelle loro attività e anzi spesso svolgono una funzione di concorrenza scorretta nei confronti di altre attività che pagano regolarmente le tasse.Inviterei la gerarchia cattolica che da qualche"giorno" si è accorta del fenomeno dell'evasione di avvertire anche i parroci che forse non se ne sono accorti.

Postato da Libero Leo il 09/09/2011 23:12

Don Sciortino ha scritto: “La Chiesa non è fatta solo di santi. Ci sono peccati e peccatori. Ma spararle addosso, come avviene periodicamente, prendendo a pretesto false notizie su presunti privilegi, ormai è stucchevole.”. Parole sacrosante!! Però don Sciortino si accorge solo ora che i grandi mass media “sparlano addosso prendendo a pretesto false notizie”? Tutti i giorni i media diffondono false notizie, molto spesso semplicemente tacendo fatti importanti. Un grande cardinale ha scritto che quasi sempre le omissioni di notizie sono come le bugie. Se un giornale, di una certa persona o partito o azienda riporta sempre le notizie negative e non riporta quelle positive, dice la verità? Il grande cardinale direbbe di no. Purtroppo tutti i giornali si autocensurano e tendono a formare e non ad informare. E quando ho chiesto: “Come mai non avete dato con adeguata evidenza quella notizia favorevole a Tizio e pubblicata da tutti gli altri media?”. La risposta è stata: “Perché non ha modificato il nostro giudizio su Tizio”!!! Questi sono i giornalisti che dovrebbero informarci? Non ci si può aspettare da questi giornalisti la verità. Ormai la verità è costantemente sottomessa alla ideologia ed alla politica. La verità va cercata leggendo senza preconcetti più giornali per confrontarli. Oggi se si legge senza preconcetti solo i più diffusi giornali, non si conosce la verità. Così, se si leggono senza pregiudizi solo i maggiori media, non si può evitare di convincersi erroneamente che la Chiesa usufruisca di privilegi immeritati.

Postato da giogo il 09/09/2011 17:22

Per D.Avanzi...perchè ora siamo in buone e sante mani di bravi cattolici ?? mio Dio mio Dio aiutaci

Postato da RT57 il 08/09/2011 14:36

Sacrosante parole. Peccato che per mancanza di cattolici veri si è fermata l'Italia.

Postato da aldo abenavoli il 08/09/2011 13:14

Credo che sul tema sia necessario fare chiarezza. Le critiche sull'8 per mille partono dalla considerazione che la Chiesa cattolica non beneficia unicamente della percentuale relativa alle sole dichiarazioni dei soggetti che ne fanno richiesta,in quanto l'8 per mille si calcola sull'intero ammontare delle dichiarazioni dei redditi e viene ripartito fra le varie fedi religiose in proporzione alle adesioni. Questo significa che anche l'8 per mille della dichiarazione di un ateo finisce nel calderone da ripartire fra le diverse chiese, con la curiosa conseguenza che colui che per ripicca intende punire la religione cattolica deve necessariamente premiare una altra fede(es valdesi). Quanto sopra dimostra la delicatezza del tema e la necessità della Chiesa di fare un passo indietro mettendo tutto in discussione anche in ossequio alle Encicliche che invitano a rinunciare al contributo dello stato ove solo ci sia il semplice sospetto di qualche indebito privilegio. Quale è invece la reazione della Chiesa specie in un momento così tragico come quello che sta attraversando il paese? "Abbiamo già dato" come se si trattasse della corporazione dei barbieri o degli idraulici. Tutto questo alimenta inevitabilmente una ondata di laicismo e anticlericalismo che può essere interrotta solo con un riesame globale della questione. Solo in questo modo ci si potrà mettere attorno ad un tavolo e fare una verifica obiettiva della situazione. Allora forse si scoprirà che i famosi privilegi di cui tanto si parla sono solo sulla carta.

Postato da dino avanzi il 07/09/2011 19:55

Senza preti e parrocchie sicuramente sarebbe un Italia completamente diversa. Di certo molto peggiore, un Italia in mano ai radicali e alla massoneria.

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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