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Troppi soldi nei programmi Tv

Ieri sera, ho visto una trasmissione Tv a quiz. Dopo il brillante finale dei due concorrenti, mi sono sentita amareggiata. Sono contenta per loro, che sono due bravi ragazzi. Ma perché tutti quei soldi in palio? Io e mio marito abbiamo insieme una pensione di mille euro al mese. Nostro figlio, laureato da due anni, vive ancora con noi. Tutti i giorni, fa tre ore di macchina per andare a lavorare, per 800 euro al mese. Ma se pensiamo a tanti nostri amici e conoscenti senza lavoro, anche nella ricca Brianza, ci riteniamo fortunati. Ma quelle cifre in Tv ci offendono. Con i tempi che corrono, non basta come giustificazione dire che quella è una Tv privata e dei propri soldi può farne quel che vuole!

Elisa

Che cosa non si fa per l’audience! Montagne di soldi in premio, ormai, imperversano in tutti i programmi Tv. Per premiare banali risposte, scontate o suggerite dai presentatori o dal pubblico. Non è un buon apporto alla crescita della cultura. Semmai, si illudono le persone. Quasi che partecipare ai quiz fosse la strada migliore per fare soldi. Non è certo un bell’esempio per tanti giovani che si sacrificano e si impegnano nello studio. Purtroppo, la corsa ai quiz con ricchi premi ha invaso anche la Tv pubblica.

Pubblicato il 10 maggio 2012 - Commenti (8)

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Postato da giogo il 15/05/2012 17:31

CARO Folgore ci vuol poco ad essere aggiornati sul sultano (a parte la recente BATOSTA elettorale)per ME NON RISCHIA per niente "la nostalgia del buon tempo in cui v'era una persona",scusa ma questa non l'ho capita,(se per caso la "persona" è B bè la nostalgia NON è in casa mia ma altrove...chiaro??). Il motivo che come dici tu continuano a guardare certi programmi è puramente sfruttamento della sottocultura...cioè i danè i schei e come han scritto giustamente altri qui sotto...e tu non lo riconosci, ma preferisci "menar il can per l'aia". CIAO

Postato da folgore il 14/05/2012 13:46

@giogo. Aggiornati, il Premier non è più Berlusconi. Te lo dico perché altrimenti quella rischia di essere una di quelle situazioni in cui a volte qualcuno ha nostalgia del buon tempo andato in cui v'era una persona, mentre occorre aggiornarsi sempre nella vita. A parte questo, beh io non ho tanta nostalgia dei quiz d'un tempo e manco m''interessano quelli odierni che non vedo. Semplicemente spiegavo quale sia, a mio parere, quella molla che spinge a vedere i quiz attuali che spaziano da quelli sul modello dello Scotti a quelli tipo la pupa ed il secchione. In definitiva se la gente non li guardasse farebbero la fine di qualche programma, terminato anzitempo solo dopo qualche puntata, mentre se continuano ad essere trasmessi un motivo ci sarà. E non credo che la gente andrebbe ad interessarsi di quiz con premi da 500 o 600 €. Vedi anche l'interesse per i gratta e vinci che certo non promettono tanti piccoli premi, ma in genere grandissimi premi (per pochi, ovviamente).

Postato da giogo il 13/05/2012 17:27

Caro folgore è inutile che tiri in ballo Erasmo e il suo elogio alla follia...NON sono paragonabili con le vecchie trasmissioni di quiz "assai più impegnative" e con un bagaglio di preparazione culturale notevole...di questi tempi è semplicemente vergognoso e diseducativo la quasi regalia di denaro o magari legata solo alla fortuna...ma è qui che ti voglio e che si nota ancora la TUA "nostalgia" (eufemismo) per tutto quello che è del ""fuori corso"" (fuori corso=sultano/bunga-bunga/Tv-massmedia/denaro a palate/acquisto-deputati/cricche varie/decadenza senile,ecc.ecc)Saluti

Postato da folgore il 13/05/2012 13:11

Se vai a leggere Erasmo da Rotterdam (Elogio della Follia) comprendi anche questo. Chi guarda i quiz non vuole certo vedere delle persone molto più "sapienti" di lui. Magari vorrebbe potere dire che "quella la sapevo anch'io". Dai tempi di Rischiatutto la polemica verte sempre sui premi per i concorrenti, ben sapendo che devono essere alti per invogliare da un lato quei concorrenti a partecipare (chi ci verrebbe, siamo seri, per un premio di 200 o 300 €) e che si tratta di premi che fanno aumentare l'interesse degli spettatori, e quindi l'arrivo degli sponsor (che pagano). Se poi se ne parla, anche per criticare, ben venga in quanto come diceva, mi sembra, il grande Ford "Che ne parlino bene o che ne parlino male, l'importante è che ne parlino!"

Postato da martinporres il 13/05/2012 02:50

Sono in sintonia con quanto scritto da cristina bollo:".....se non un ennesimo incoraggiamento all'azzardo, a provare tanto per provare". Ai giovani viene mandato un messaggio devastante, per affrontare le prove della vita non è necessaria un adeguata preparazione basta provare..azzzardare

Postato da cristina bollo il 12/05/2012 00:36

Rispondo a Folgore che i famosi primi programmi di quiz richiedevano una serissima preparazione da parte dei concorrenti, che quindi si "sudavano" i guadagni, rispondendo a domande ben impegnative. Oggi è penoso vedere l'enfasi con cui si sottolineano le "vittorie", condite da soldoni, su argomenti per lo più banalissimi. E il bello è che i concorrenti riescono a inciamparsi anche su questi! Certo che i nostri ragazzi, mentre per una trasmissione tipo la storica "Lascia o raddoppia" potevano vedere il valore di una preparazione accurata, ora non traggono nessun incentivo del genere, se non un ennesimo incoraggiamento all'azzardo, a provare tanto per provare. In ciò facendo emergere un'ignoranza diffusa e piuttosto deprimente

Postato da curiazo il 11/05/2012 18:52

Certo, troppi soldi ai concorrenti di quiz con domande molto semplici. Ma il vero scandalo in Rai, che tutti finanziamo con il canone e con la fiscalità generale (visto che è in passivo) sono i milioni dati ad attori, conduttori, starlette, appaltatori sottopancia e giornalisti. Alcuni di questi veramente penosi. A cominciare dalla sig.ra Bianca B. Tutti direttori o quasi.

Postato da folgore il 10/05/2012 18:33

E' dai tempi di Rischiatutto che si sente questa critica. Ogni volta appare nuova, ma in verità è sempre la stessa teoria. D'altra parte con 800 € di premio chi volete che venga attratto....

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Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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