Don Sciortino

di Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

 
24
gen

Governo: tecnico e ingiusto

Sono un affezionato lettore e abbonato. Vorrei esporle la mostruosa iniquità della Manovra di questo “Governo tecnico”. Cioè, l’ampia disparità di trattamento degli italiani. Quando si è trattato di spremere, per l’ennesima volta, i “soliti noti”, le forze politiche non hanno battuto ciglio. Quando si è tentato, timidamente, di mettere mano al loro portafoglio, c’è stata una generale levata di scudi. La “casta” (piena di corrotti e incapaci) si è sentita offesa. Sedici milioni di euro al mese (pagati con i contributi degli italiani) per loro sono pochi. Non ho parole per commentare. Chi le scrive è un pensionato che, da questa Manovra, è stato colpito duro. Vivo in un appartamento di cinquantatré metri quadri, acquistato con tanti sacrifici. Ora, questa mia casa è considerata una ricchezza da tassare. Per non parlare del mancato adeguamento Istat della mia pensione, che supera di poco la famigerata soglia dei mille e quattrocento euro. Mi piacerebbe sapere qual è il concetto di equità per Monti. Nel mio piccolo, con la mia modesta pensione aiuto il prossimo. Ora, purtroppo, mi sarà più difficile farlo. Mi vergogno e provo un senso di colpa. 

                                                                                                            Francesco - Trieste

Nessuna vergogna o senso di colpa, per chi fa i conti coi centesimi, vivendo alla giornata. La vergogna, davvero immensa, dovrebbero provarla gli appartenenti alle tante “caste”, che speculano sulla pelle dei più poveri e indigenti. Si arricchiscono in modo vergognoso. E non vogliono rinunciare ad alcun privilegio e beneficio. Oggi, chi non dà il giusto contributo per risanare il Paese, mangia “pane avvelenato”, per usare un’espressione del presidente Monti. Non ha dignità. Chi si crede furbo, prima o poi, come le volpi finisce in pellicceria.

Pubblicato il 24 gennaio 2012 - Commenti (4)
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Vogliamo una biblista

Grazie a lei e ai suoi collaboratori per il vostro impegno a favore di un mondo più equo e sano. Secondo la giustizia di Dio. Sono un fedele abbonato, da venticinque anni. Vorrei chiederle di affidare i commenti al Vangelo della domenica a una donna. Mi piacerebbe che, tra tante omelie e catechesi maschili, ci fosse un pensiero femminile. Quando vado a sentire qualche teologa, resto sempre colpito favorevolmente. Le donne hanno una marcia in più. E una delicatezza particolare. Perché non dà spazio a una biblista nella nostra rivista? Ce ne sono diverse. 

                                                                                                                            Valerio S.

Non si fa ancora abbastanza, all’interno della Chiesa, per valorizzare quello che Giovanni Paolo II aveva definito il “genio femminile”. E, forse, anche da parte nostra qualche voce di donna in più non guasterebbe. Tieni, però, conto che in passato i commenti ai Vangeli della domenica li abbiamo affidati a una coppia di sposi, i coniugi Zattoni Gillini. Molto apprezzati. Non abbiamo avuto solo preti e vescovi. Per il nuovo anno liturgico, che comincia con la prima domenica d’Avvento, abbiamo scelto di affidare al cardinale Tettamanzi un commento dei Vangeli in chiave familiare. In vista del Forum internazionale della famiglia che si terrà a Milano nel giugno 2012. Il tuo consiglio, caro Valerio, resta sempre valido. Anzi, è un monito.

Pubblicato il 18 novembre 2011 - Commenti (0)
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