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Ripuliamo le istituzioni
Leggo sempre Famiglia Cristiana: la considero una rivista molto istruttiva. Le voglio dire il mio pensiero sulle Olimpiadi di Roma, anche se il Governo ha rinunciato alla candidatura. Nella situazione economica in cui ci troviamo, cioè a un passo dalla bancarotta, pensare di spendere milioni di euro per costruire stadi e palazzetti era una vera follia. Soprattutto in un Paese dove regnano sovrani corruzione, disonestà e mancanza totale del senso dello Stato. Le Olimpiadi avrebbero arricchito solo tanti disonesti, che non vedevano l’ora di sfruttare l’occasione. C’è bisogno di fare pulizia nelle istituzioni. E buttare fuori corrotti e disonesti. Soltanto allora, forse, si potrà riparlare di Olimpiadi.
Sandro
Dispiacerà, ma un Paese può fare a meno delle Olimpiadi. Soprattutto se la richiesta di ospitare i giochi è preludio di insaziabili appetiti per la costruzione di impianti che, poi, restano inutilizzati o abbandonati. Come cattedrali nel deserto. Quasi per tutti i Paesi le Olimpiadi non sono stati un grande affare. Se non di immagine. Anzi, il tracollo della Grecia è cominciato subito dopo i giochi olimpici. Oggi, l’Italia che fatica a mettere i conti in ordine, ha fatto bene a rinunciare. Vista la dilagante corruzione che ancora impera nel Paese (“Mani pulite”, a distanza di vent’anni, è servita a ben poco), i giochi sarebbero stati non il volano dell’economia, come sostenevano i fautori, ma un ulteriore sperpero di denaro pubblico. I costi, senz’altro, sarebbero lievitati al di là di ogni ottimistica previsione. Come, purtroppo, è sempre successo. La nostra scarsa affidabilità ha penalizzato lo sport e gli atleti che s’erano spesi per le Olimpiadi.
Pubblicato il 09 marzo 2012 - Commenti (0)