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Tanti lavori, nessun posto

La seguo da tanti anni, quasi quaranta. Le scrivo confidandole un mio grosso problema: sono disoccupata e vivo ancora con i miei genitori. Ho cominciato tanti lavori (una ventina), ma non sono mai stata assunta. Vengo sempre licenziata dopo il periodo di prova. Ne ho ricavato tanta amarezza e dispiaceri. Ormai, sono dieci anni che cerco lavoro dopo la laurea, che ho conseguito fuori corso e con una votazione bassissima. Fatico a trovare un’opportunità, e quando vi riesco, la perdo subito. Sono andata da psichiatri, che hanno tentato di aiutarmi, ma inutilmente. Il problema è sempre lo stesso: tutti ne approfittano, sapendo che ho bisogno di lavorare. Ho fatto di tutto, ma ora non ce la faccio più. Ho pregato anche la Madonna di soccorrermi, ma la sento distante.

Una lettrice disperata

La preghiera è vita per il credente. Dio e la Madonna ci sono vicini. Danno senso al nostro esistere. Pensarli, però, come datori di lavoro in un ufficio di collocamento, mi pare fuori luogo. Non è la Madonna distante da noi. Forse, sono le nostre pretese (anche su legittime aspirazioni) a farcela sentire lontana o disinteressata. L’esistenza di questa lettrice è davvero contorta. Non possiamo che esserle umanamente vicino, come a tutte le persone affrante e amareggiate. Per di più senza un lavoro stabile. Ma una ventina di “assunzioni a tempo” andate male, mi fanno riflettere. Non posso immaginare che tutti abbiano voluto approfittare della sua necessità di lavorare.

Pubblicato il 29 ottobre 2012 - Commenti (5)

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Postato da Andrea Zilio il 29/10/2012 19:24

E' con grande pudore che parlo qui, su questo tema. Non è con citazioni dotte, con preghiere, con dubbi che si può toccare un tema così doloroso e devastante. La mancanza di lavoro porta a gesti tragici, a volte. Ma è la stessa condizione, da sola, ad essere orribile. Perché fa perdere l'armonia nelle famiglie. Così ci sono altre conseguenze, non sempre viste, altrettando dolorose, soprattutto se ci sono figli. La preghiera? Sempre ci deve essere, ma per avere forza, coraggio, speranza, per sentire la presenza di Dio che ti sostenga nel momento della difficoltà, per non sentirci abbandonati. Guai se ci abbandoniamo da soli. Certo, questo vale anche nella malattia. La salute o il lavoro mancanti non possono essere chiesti, pregando, più o meno, come per ottenere una autorizzazione divina. Non possiamo chiedere una raccomandazione a Dio. E magari arrabbiarci, perché non ci ha ascoltato. Mentre ha ascoltato (?) qualcuno, secondo noi, che neanche crede. Spero di non bestemmiare. Non è affato mia intenzione, figuriamoci. Il lavoro: i titoli di studio servono comunque per avere cultura, forza, intuizione, ma bisogna che ci prepariamo a fare altre cose, diverse da quelle studiate, da quelle attese. Conosco due ragazzi, geometrri. Niente lavoro in ufficio. Si sono uniti, hanno creato una piccola società di manutenzione giardini. In cinque anni... hanno due ragazzi che li aiutano. Non cessa il lavoro. Mai. Altrettanto due rumeni giunti qui da qualche anno. Si sono inventati lo stesso lavoro a Venezia: 25 km in corriera, ogni giorno, uno fa potatura, la moglie pulizie. Dopo cinque anni si sono acquistati l'appartamento con il mutuo. Dure ragazzi, fidanzati: mutuo, apertura di un "lavasecco" self service". Dopo tre anni ne hanno aperto un altro nel paese vicino. Il posto fisso non esiste quasi più. Bisogna rovesciare i nostri modi di ragionare. Bisognare aggregarsi e prepararsi a mutare il nostro modo di cercare, perché così sta avvenendo. Bisogna inventare, non attendere. E avere fortuna, questo sì!

Postato da martinporres il 29/10/2012 13:55

La risposta di Don Antonio è molto chiara!

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 25/10/2012 21:12

Con la lettrice e non con Don Antonio. 1)"NON posso immaginare ..." Sartre diceva:"La realtà supera infinitamente l'immaginazione". Anch'io fino ad un paio d'anni fa non POTEVO IMMAGINARE che esistessero preti pedofili ... ed altre cose ...(tacciamo per decenza); e allora? 2) La preghiera alla madonna è per pensarla come datrice in un ufficio di collocamento? PER FAVORE ... E chi si reca a Lourdes ( io la penso diversamente, non mi reco) pensa la Madre celeste come super infermiera guaritrice? *** Linguaggio da prete o da quei grossolani super-atei ottocenteschi? LA LETTRICE ( meglio di tanti teologi ufficiali) prega la Madonna perchè ha bisogno di colmare quel vuoto nella sua anima che precede la disperazione, "sapendo "che solo la madre celeste "SA "COME SOCCORRERE. Io prego con lei ( con la lettrice) chiedendo la grazia che la lettrice ( "disperata") non smetta mai di pregare nella sua vita ( come mi insegnò da piccolo mia madre).

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 25/10/2012 19:15

Da dove deriva la disperazione della signora? Se lo pone il problema anche un sacerdote? Non sono ingenuo a tal punto da pensare che in causa ci sia prevalentemente la "fragilità" di una sola persona; sono "fronimos" come i serpenti (seguendo il detto evangelico): quanti potenziali datori di lavoro se ne approfittano ! ; e voi,sacerdoti, tra i peccati in prima linea che OGGI (segno del tempo) bisogna mettere, DITE che c'è proprio anche questo? E se non lo dite sarete ingenui come le colombe, ma non più evangeliche. Cinquant'anni dopo Vaticano II: " luctus et angor hominum huius temporis, pauperum praesertim et quorumvis afflictorum, ... luctus et angor etiam Christi discipulorum". Leggiamo gli interventi di uomini di chiesa ( pontifex compreso) e verifichiamo quel "huius temporis". Expergiscimini,ecclesia nostri temporis.

Postato da stefano armellin il 25/10/2012 18:15

Caro Don Sciortino, credo invece che sia proprio possibile, scrivendo ogni giorno sul Corriere della Sera Blog Solferino 28 dove si discute soprattutto la difficoltà di trovare una legittima occupazione permanente, ho letto molte testimonianze di vita veramente difficile da parte di persone qualificatissime, come se l'Italia godesse a sciupare il capitale umano formato con il sacrificio delle famiglie, la scuola dell'obbligo, gli educatori in parrocchia. Da Docente di Religione senza cattedra mi appello a Lei perchè si apra uno spazio su FC dove chiedersi : perchè tanto spreco di Docenti di Religione ben preparati e invece ben disoccupati ? la invito infine a vedere l'aggiornamento del mio Blog http://armellin.blogspot.com che, in questo Anno della Fede mi vede impegnato in uno sforzo ai limiti delle possibilità umane, ovviamente senza stipendio, e questo mi fa sentire un po' Walter Bonatti. A presto Stefano Armellin Tel.081.850.44.44 da Pompei, giovedi 25 ottobre 2012 per Famiglia Cristiana

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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