Don Sciortino

di Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

 
18
lug

Crisi economica e solidarietà

Da tempo, io e mio marito leggiamo con interesse la rivista! Rispetto al passato è cambiata tantissimo. Gli articoli si fanno apprezzare per la loro obiettività. Così anche le rubriche di spiritualità e sulle problematiche genitoriali. Le scrivo per avere informazioni su padre Luigi, missionario in Burundi, di cui ho letto la storia sulla rivista (FC n. 20/2012). Con mio marito saremmo intenzionati a fare un’adozione a distanza di un orfano tra quelli che lui segue. Vari motivi ci spingono a questo gesto di solidarietà che, da tempo, avevamo intenzione di attuare. Non avendo ancora dei nipotini, in occasione dei nostri quarant’anni di matrimonio, sentiamo che è giunta l’occasione. La ringraziamo per l’aiuto che potrà offrirci.

Marisa e Ugo


Dalla mia segreteria avrete tutte le informazioni necessarie per contattare padre Luigi, missionario in Burundi. E procedere così a un’adozione a distanza di uno dei suoi orfani. Mi preme sottolineare come, anche in tempi di ristrettezze economiche, non è andato perso il senso di solidarietà e di sostegno verso i più bisognosi. A cominciare dai più piccoli. La crisi economica non rallenta la generosità, come si è visto di recente anche con gli aiuti alle popolazioni dell’Emilia colpite dal terremoto. È bello, infine, festeggiare una felice ricorrenza indirizzando spese e regali non a cose futili, ma a opere di solidarietà. Una saggia iniziativa, da incoraggiare e allargare sempre di più.

Pubblicato il 18 luglio 2012 - Commenti (2)
06
feb

Consumismo e crisi economica

Da lettrice accanita, anzitutto, complimenti per la rivista. Nella mia vita sono stata abituata a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Di fronte alla grave crisi che, in questi giorni, è sfociata negli scioperi di camionisti, tassisti, pescatori, avvocati... mi sono chiesta: «Se non ho la benzina nella macchina, se il supermercato non è fornito, sarò capace di sopravvivere?». Oggi, il mondo ci obbliga a vestire all’ultima moda, ad avere tutte le novità tecnologiche. Forse, sarebbe meglio riscoprire la sobrietà dei nostri nonni, che vivevano bene senza telefonino, Tv, auto. Non abbiamo saputo far fruttare al meglio le novità che la tecnologia ci ha messo a disposizione. Ne abbiamo abusato. Sono diventati una malattia. Ora siamo dipendenti da Internet e dalla posta elettronica. Un ritorno al “passato” può farci apprezzare il “presente”. Come per una torta fatta in casa dalla mamma rispetto a quella del supermercato. Quando dico in giro che non sono andata in vacanza, tutti mi guardano come fossi una mosca bianca. Ma, forse, sono mosche bianche anche quelli che la domenica non vanno al centro commerciale a fare la spesa, ma si sacrificano per gli altri. O passano il pomeriggio al parco giochi coi figli. Cose che aiutano non solo il fisico, ma anche lo spirito.
M.T.

La crisi e i tentativi in atto per superarla mettono a nudo non solo i nostri stili di vita, che sono stati al di sopra delle possibilità economiche, ma anche il modello di società che vogliamo costruire. Se economia e finanza sono finalizzate solo al profitto e al consumo, i rischi di una società poco umana sono alti. Se i provvedimenti sono a misura di famiglia, allora un altro mondo è possibile. Più sano e solidale. Più coeso e vivibile. Ma c’è anche un vero guadagno economico. Il consumismo non è la soluzione di questa crisi. Ne è la malattia, che l’ha originata. L’economia senza etica ha conseguenze disastrose. Il rispetto della legalità, invece, ha anche un ritorno economico. La crisi che ci costringe a fare delle scelte può rivelarsi un’opportunità per cambiare modelli di vita e di società. Forse, una maggiore sobrietà può liberarci dalla schiavitù dei bisogni indotti. Spesso non necessari. O dall’essere succubi della tecnologia e dei suoi ritrovati. Oggi, si può essere obesi e bulimici non solo di cibo, ma anche di Internet, Rete e Web.

Pubblicato il 06 febbraio 2012 - Commenti (2)
14
nov

Come aiutare le famiglie

Si parla tanto di crisi economica. E come i cittadini dovrebbero affrontarla. Intanto, la politica si occupa di altro. Per aiutare le famiglie consiglierei di tenere aperte le scuole dell’infanzia oltre le ore sedici del pomeriggio. Non tutti possono avere una baby sitter o contare sui nonni per andare a prendere i bambini. A chi obietta che così aumenterà il costo delle maestre, io porto la mia esperienza di infermiere. A noi chiedono di tutto e di più. A costo zero. Qualcosa va fatto per rendere la crisi meno pesante.

Eugenio

In momenti di crisi, l’appello perché tutti diano il proprio contributo per uscire dal tunnel è indispensabile. Anzi, vitale per risollevare il Paese. Ma occorre essere credibili nel chiedere ulteriori sacrifici. Soprattutto a chi, con onestà, ha sempre fatto il proprio dovere. E occorre anche un progetto condiviso, perché i contributi dei cittadini vadano a buon fine. Soprattutto, per dare un lavoro e una speranza di futuro ai nostri giovani. Non per alimentare nuovi privilegi o sperperi di chi non sa che cos’è il bene comune, l’interesse di tutti. E usa ogni espediente per sottrarsi anche al più piccolo sacrificio. E al più elementare senso di solidarietà e condivisione.

Pubblicato il 14 novembre 2011 - Commenti (0)
22
ott

C'è un' Italia migliore

Mentre tutti i partiti, almeno a parole, dicono di voler aiutare la famiglia, essa con questa Manovra finanziaria pagherà mille euro netti in più per salvare il Paese dalla speculazione. Ma quale Italia dovremmo salvare? Quella delle auto blu e dei festini? Quella che chiede agli altri di stringere la cinghia, mentre allarga i cordoni per sé stessa? O il Paese delle mafie che patteggia i voti? Certo, esiste un’Italia migliore, che ha ben altri valori. Ho due figli piccoli, e cercherò di farli crescere bene, sugli insegnamenti di Gesù. Il nostro Paese, purtroppo, è in una grave crisi etica. Peggio di quella economica. È questo dovrebbe preoccuparci di più.

Carlo F. - Venezia

C’è un’Italia migliore e maggioritaria rispetto a quella che ha occupato la scena e che dà un’immagine distorta del Paese. Anche al di fuori dei confini nazionali. È l’Italia dei buoni sentimenti, che si rimbocca le maniche ogni mattina, che fa sacrifici per il futuro dei propri figli. È l’Italia solidale, che ammortizza povertà, mancanza di lavoro e futuro per i giovani. Ha solo bisogno d’essere meglio rappresentata.

Pubblicato il 22 ottobre 2011 - Commenti (3)
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati